
Tutte le note pubblicate a mio nome sono contrassegnate da un logo che rappresenta un serbatoio pensile sbarrato da una croce rossa con evidente allusione alla opportunità di demolire i serbatoi pensili in quanto ritenuti inutili se non addirittura dannosi.
Fino a pochi anni or sono la tendenza imperante era invece evidenziare in tutti gli elaborati che trattano gli acquedotti la figura del serbatoio pensile ritenuta l’emblema classico degli acquedotti. In questi ultimi tempi la tendenza tende a rinunciare all’emblema classico. Riporterò quale esempio altamente eloquente la copertina di un testo che costituisce “il Vangelo” dell’acquedottistica nella vecchia versione ed in quella recentissima della ristampa.


Pur essendo il contenuto rimasto sostanzialmente invariato, fatte salve alcune modifiche apportate allo scopo di riportare alla attualità le discrepanze più rilevanti tra vecchio e nuovo, è sparita dalla copertina l’immagine del serbatoi pensile. Mi chiedo: che si cominci a dubitare dell’efficacia di questo ingombrante manufatto?
Riporto di seguito alcune immagini che sono correnti nella letteratura tecnica a simboleggiare la (falsa) necessità dei serbatoi pensili.


