
Leggo su un quotidiano locale la notizia che il serbatoio pensile che è posto in testa all’acquedotto di Venezia e di cui alla foto sarà presto demolito.
Questo il mio giudizio: finalmente anche la mia città, seguendo ciò che sta accadendo in mille altre parti, porrà termine al vincolo ferreo di non poter disporre razionalmente della sua rete acquedottistica e, immettendo in diretta l’acqua in rete, potrà invece regolare la pressione di esercizio dell’acquedotto nel modo che le condizioni reali lo consiglieranno e quindi fornendo un servizio migliore, a costi di pompaggio più contenuti e con meno perdite occulte d’acqua.
Certamente agendo in questo modo sarà in netto contrasto con quanto la letteratura tecnica e gli insegnamenti universitari dettano. Lo prova l’allegato profilo ricavato da un validissimo testo di acquedottistica appena uscito da una primaria casa editrice e che forma senz’altro il vangelo cui si ispirano i laureandi in ingegneria. Si noterà chiaramente come sia consigliata la presenza della vasca di carico e di quella di estremità considerando valida una la rete alimentata a maggior pressione proprio quando ciò non riveste alcun interesse mentre durante i momenti di alto consumo considera paradossalmente opportuno farla lavorare a pressione inferiore.

Non sarebbe male che qualche lettore preparato nella materia spiegasse questa conflittualità che però si sta espandendo a macchia d’olio in molti acquedotti.
Maggiori dettagli cliccando “SERBATOI”
CLICCA QUI PER VEDERE IL FILMATO DELLA DEMOLIZIONE
