L’applicazione in oggetto riguarda i serbatoi di compensazione giornaliera degli acquedotti che sono muniti di adduzione propria sia funzionante a gravità e sia tramite sollevamento meccanico dell’acqua.
Le apparecchiature da installare sono le seguenti:
– Un rilevatore in tempo reale dei livelli dell’acqua in serbatoio.
– Un dispositivo elettronico (PLC) nel quale si possano memorizzare, con molteplici versioni e con possibilità di variarle secondo le necessità, le curve giornaliere dei livelli che si vuole imporre al serbatoio. Deve anche esser presente una banca dati per il deposito di molteplici dati di funzionamento reale e teorico. A titolo di esempio una curva da predisporre potrebbe essere la seguente, salvo poterla aggiornare in funzione dell’esercizio reale e memorizzare in diverse versioni in modo da poterla agilmente cambiare stagione per stagione.

– Un dispositivo elettronico (PLC) che sia in grado di paragonare in tempo reale i livelli effettivi dell’acqua invasata misurati come sopra con i corrispondenti livelli imposti negli stessi tempi dalla curva giornaliera citata ed in grado di prendere le conseguenti decisioni.
– Un dispositivo elettro-idraulico che provveda, tramite i comandi ricevuti automaticamente dal PLC, a regolare la portata immessa in serbatoio diminuendola quando il livello reale è superiore a quello prefissato teoricamente e aumentandola in caso contrario. Il dispositivo sarà normalmente costituito da una valvola a farfalla oppure a fuso atta a parzializzare la portata immessa in serbatoio. Negli impianti alimentati tramite sollevamento meccanico dell’acqua della condotta di adduzione, la regolazione sarà invece ottenuta variando la velocità di rotazione delle pompe, tramite avvio e arresto in successione di pompe diversificate oppure mediante messa fuori ed in servizio di pozzi a risalienza naturale, aventi pompa sommersa o infine di sorgenti di alta quota.

In definitiva il risultato da raggiungere consiste nell’imporre in tutti i giorni dell’annata tipo lo svuotamento diurno del serbatoio ed il suo riempimento durante le ore notturne da eseguirsi secondo la curva dei livelli prefissata e che, da una stagione all’altra, può essere cambiata in funzione dei risultati di esercizio. Lo scopo finale è l’utilizzazione del volume di invaso in tutte le condizioni di gestione e quindi sia nei giorni di massimo che di minimo consumo. In questo modo le fonti sono obbligate a produrre una portata pressoché costante e di valore sempre prossimo a quello medio del giorno, portata che, nei giorni di basso consumo, presenterà una intensificazione nelle ore notturne. Ciò corrisponde ad un uso razionale delle risorse in quanto si sfruttano le fonti nel modo migliore grazie ad un prelievo costante o leggermente maggiorato di notte quando le falde, in genere, sono meno sfruttate, corrisponde ad un buon uso delle condotte di adduzione che lavorano con perdite di carico contenute ed infine corrisponde alla buona economia di esercizio in quanto si usufruisce di corrente elettrica notturna che è meno cara.
Se si considera che la stragrande maggioranza dei serbatoi è in realtà regolata tramite valvola di efflusso a galleggiante e cioè ad una apparecchiatura che si chiude da sola a serbatoio pieno, le opere in oggetto consistono molto spesso nella sola sostituzione di detta valvola con una a farfalla servocomandata come detto. Si tratta quindi di un intervento semplice e relativamente poco costoso ma che offre vantaggi notevolissimi che chi scrive ha avuto modo personalmente di verificare in acquedotti in servizio effettivo.
Per ulteriori dettagli vedi : la regolazione dei serbatoi