LE IDEE E GLI ACQUEDOTTI

Il Municipio di Portogruaro dove è stata presentata la storia dell'acquedotto civico
Il Municipio di Portogruaro dove è stata presentata la storia dell’acquedotto civico

Riporto in anteprima tre motti famosi ed i nomi dei loro autori:
* Marcello Veneziani : nessuna società può sopravvivere alla morte delle idee;
* Thomas Edison : Le idee, senza la loro esecuzione, sono allucinazioni.
* Leonardo da Vinci: se t’avvien di trattar delle acque consulta prima l’esperienza e poi la ragione.
La prima massima definisce l’importanza che rivestono le idee: tanto determinante da mettere in dubbio addirittura la sopravvivenza della società che ne fosse priva.
La seconda frase afferma che non bisogna fermarsi alla sola idea, ma invece metterla in pratica pena il suo completo annullamento.
La terza dichiara che, in fatto di idraulica, è basilare la pratica.
Devo subito dichiararmi consenziente con tutte tre le proposizioni e riaffermo che ogni decisione deve basarsi sulle idee mentre constato amaramente come la  mentalità corrente sia totalmente diversa in quanto è l’improvvisazione ad aver troppo spesso sostituito dovunque le conclamate idee.
Della seconda frase ho già discusso nel mio precedente articolo “L’ACQUEDOTTO DI PORTOGRUARO : UN CHIARO ESEMPIO DEI VANTAGGI OTTENUTI DAL FUNZIONAMENTO A PRESSIONE VARIABILE”

La terza semplicemente ha costituito e costituisce, in tema d’acquedotto il fondamento delle mie azioni.

Manufestino della festa di Commemorazione dell centenario dell'acquedotto di Portogruaro (VE)
Manufestino della festa di Commemorazione dell centenario dell’acquedotto di Portogruaro (VE)

Per dare un prova tangibile racconterò un avvenimento piccolo ma significativo.
Come risulta dalla copia del manifesto allegato, il giorno 30.11.2008  ha avuto luogo a Portogruaro la festa di commemorazione del centenario della nascita dell’acquedotto cittadino. La illustrazione pubblica della tecnica delle opere acquedottistiche è stata affidata al sottoscritto non tanto per il ruolo ufficiale dallo stesso svolto a suo tempo quanto per quello pratico relativo alla presa di decisioni, alla progettazione di dettaglio, alla realizzazione e soprattutto all’inizio della gestione che io stesso avevo portato a termine sotto la guida della mia società che godeva di ampie esperienze similari.

Schema del funzionamento originario dell’acquedotto
Schema del funzionamento originario dell’acquedotto di Portogruaro )VE)

I tre profili schematici che figurano a lato sono gli stessi presentati allora al pubblico presente nella sala del Municipio di Portogruaro . Ritengo utile descrivere sinteticamente i significati immediatamente rilevabili dai grafici ed anche di quelli sottintesi.

.

Dal primo risulta chiaramente quale fosse il servizio prima dei lavori di sistemazione.

Schema del funzionamento ipotetico di iun nuovo serbatoio pensile alto 50 m
Schema del funzionamento ipotetico di iun nuovo serbatoio pensile alto 50 m

La cittadina era alimentata, secondo le migliori (ma oggi da ritenersi deleterie) tradizioni classiche, da un serbatoio pensile alto 20 m sul suolo e quindi non atto ad una corretta alimentazione del centro cittadino nei periodi di alto consumo a causa della modesta altezza del pensile e della sua distanza dal centro abitato. Notevoli erano le sofferenze dell’utenza in fatto di acqua potabile.

.

 

.

Schema di funzionamento delle opere effettivamente realizzate
Schema di funzionamento delle opere effettivamente realizzate

Dal secondo disegno schematico è intuibile quale poteva essere la soluzione classica (erronea) e cioè demolire il serbatoio pensile e ricostruirlo più in alto adeguando ovviamente le modalità di pompaggio.

Infine il terzo profilo riguarda la soluzione effettivamente realizzata e perfettamente funzionante da oltre un ventennio. Si evita qui di descriverne le caratteristiche che sono leggibili in dettaglio cliccando qui
Si vuole invece riaffermare come le idee, di cui si parlava agli inizi, a Portogruaro hanno fatto da padrone non essendo per niente stata seguita la regola classica ma invece adottate soluzioni specifiche strettamente legate alla situazione dei luoghi e che si possono riassumere come segue.
* Tramite pompe a pressione e portata differenziate effettuare l’immissione diretta in rete modulata in funzione del fabbisogno e precisamente a bassa pressione ed utilizzando anche l’esistente serbatoio pensile in tutti i periodi di bassi consumi quindi per la stragrande maggioranza delle ore dell’annata tipo
* Per i consumi medi ed elevati ,messo fuori servizio il pensile che resta pieno e sempre pronto a subentrare automaticamente quale soccorso straordinario, pompare direttamente in rete a pressione elevata e modulata in base al fabbisogno mediante schede elettroniche del quadro comandi
I tre principi enunciati nelle premesse sono stati rispettati in pieno non essendoci limitati ad adottare sic et sempliciter soluzioni tradizionali ma invece avendo esplicitato proprio quelle “idee” di cui sopra, idee che non ci si è limitati ad enunciare sia pure ad alta voce ma che invece sono state messe in pratica vincendo le ritrosie che sempre vengono a galla quando ci si avventura in mari sconosciuti ma prevedibili ed affrontabili con la conoscenza dei mezzi che si vanno ad impiegare e con la verifica prioritaria condotta con le adeguate teorie idrauliche.

LE CONCLUSIONI
ACQUEDOTTI ITALIANI : Bando alle improvvisazioni, fate largo alle buone idee facendo prevalere l’esperienza sulla teoria .

Pubblicità