LA BARRIERA MOBILE DI FOCE ALLA LUCE DEI SUOI ASPETTI FORTEMENTE NEGATIVI

Ho avuto più volte l’ardire di affermare che la barriera mobile alla foce dei fiumi maggiori  offre vantaggi notevoli evitando intenzionalmente di parlare dei suoi problemi.

La risalita del cuneo salino lungo l'Adige
La risalita del cuneo salino lungo l’Adige

In questi tempi sto notando un grande risveglio della pubblica opinione sul problema della risalita del cuneo salino non solo sui fiumi, argomento questo che attiene specificamente alla materia acquedotti e quindi a questo sito, ma anche alla intrusione del sale più genericamente nel sottosuolo con enormi danni ambientali ed agricoli in particolare.
Di fronte a questo risveglio figurano molte iniziative e proposte soprattutto nell’Italia settentrionale e centrale onde ovviarvi tramite mezzi di elevata qualità tra i quali abbondano le barriere di foce-. Si tratta di opere molto simili alla barriera più volte fatta oggetto degli articoli del sottoscritto (vedi un grande bacino di accumulo di acqua dolce) con la sostanziale differenza che le barriere in corso di realizzazione avranno un impiego molto limitato nel tempo in quanto il loro uso sarà indirizzato esclusivamente a fermare la risalita del cuneo salino in periodi di grande siccità. La barriera proposta dal sottoscritto ha uno scopo ben più ampio e quindi è molto più impattante sull’ambiente. E’ facilmente comprensibile come la trasformazione della parte finale di un grande fiume in un lago destinato ad immagazzinare e conservare per lunghi periodi le acque dei tempi eccezionalmente piovosi, in modo da costituire una preziosa riserva da utilizzare per fronteggiare la siccità così come previsto nella soluzione di cui si tratta, costituisce una notevole trasformazione ambientale con tutti gli inconvenienti che questo comporta. E’ altrettanto facile capire come, al tempo stesso, la disponibilità di grandi volumi idrici che l’opera consente, presenti vantaggi notevolissimi dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico, potendo contribuire efficacemente alla risoluzione dei problemi, senza dubbio gravi, che si stanno abbattendo sulla società mettendo in serio pericolo molte dei servizi essenziali per la sopravvivenza della società medesima.


Senza ombra di dubbio la eventuale diffusione delle possibilità che un giorno si parli del lago di foce nei termini accennati scatenerà la opposizioni più agguerrite le quali, anche senza approfondire molto il problema, tenderanno a dimostrare che si tratta di una eventualità che non si deve nemmeno porre come lontanissima supposizione essendo così evidente che essa finirà per rovinare totalmente una ambiente prezioso come quello del delta dei fiumi.

Barriera sul Tamigi presso Londra
Barriera sul Tamigi presso Londra ai nostri giorni utilizzata anche per costituire un grande invaso d’acqua dolce

Chi scrive sostiene che ogni opera, soprattutto se in grado di offrire grandi vantaggi come quella in oggetto, dovrebbe essere esaminata in dettaglio prima di assumere decisioni di qualsiasi genere. Senza entrare in merito a opere specialistiche come sono quelle che sarebbero necessarie per ovviare o per lo meno ridurre l’impatto ambientale della barriera mobile di foce, accennerei sommariamente ad alcune che, studiate con la necessaria competenza e conoscenza, darebbero un contributo notevole. Parlo ad esempio delle conche di navigazione che risolverebbero i problemi del traffico acqueo di pesca e da diporto, del rilascio obbligatorio verso il mare di una portata minima necessaria per conservare le normali caratteristiche idriche , dello sgombero programmato dei depositi sabbiosi del lago atto a garantire l’apporto a mare delle sabbie nella giusta quantità, al superamento del problema inerente le aumentate difficoltà di scarico delle acque reflue dei territori retrostanti il fiume cui si deve ovviare immettendosi  tutte le acque tramite sifoni soprastanti alla sommità arginale ecc.. Per quanto concerne la navigazione da pesca o da diporto è importante segnalare che, nel caso che il fiume sia dotato di  vie d’acqua da foce a porti, a darsene o comunque a località e paesi posti in prossimità del mare, è sufficiente ubicare la barriera subito a monte di queste vie d’acqua per scongiurare, con una sola e  modesta diminuzione dell’invaso utile, ogni problema nei collegamenti citati,  senza menomare la funzionalità generale del bacino ed evitando la costruzione delle grandi conche di navigazione e, se necessario, costruendo soltanto quelle per le piccole imbarcazioni.
Affermo inoltre che sono molte le opere che nel passato sono state costruite nonostante presentassero enormi cambiamenti naturali e cito tra tutte la deviazione dei grandi fiumi al di fuori della laguna di Venezia al fine di salvaguardarla dal suo interrimento totale, opera grandiosa che ne ha invece consentito la sopravvivenza attraverso i tempi.
Concludo affermando che anche la barriera mobile di foce di cui si tratta, una volta progettata e costruita a perfetta regola d’arte, è in grado di dare imponenti benefici con danni all’ambiente largamente superabili con la moderna tecnica costruttiva e di esercizio

Pubblicità