Inizio riportando pari pari alcune frasi di un articolo che spiega come l’Enel intende risolvere i gravi problemi della rete di distribuzione dell’energia elettrica tra cui in particolare il pericolo di backup generali dell’intera rete provocati dalle immissioni caotiche dell’energia rinnovabile.
“Tutto ha inizio il 18 dicembre 2006, con l’approvazione, da parte dell’Autorità per l’energia, della Delibera n. 292/06, contenente “Direttive per l’installazione di misuratori elettronici di energia elettrica predisposti per la telegestione per i punti di prelievo in bassa tensione
A distanza di otto anni i contatori elettronici funzionanti in Italia superano i 36 milioni, di cui circa il 90% installati da Enel. È la.digitalizzazione delle reti di distribuzione, che pone il nostro Paese all’avanguardia a livello mondiale. Le conseguenze pratiche e le implicazioni di questo aspetto della rivoluzione digitale spesso sfuggono anche a molti addetti ai lavori. Grazie alle informazioni che il contatore elettronico è in grado di fornire e all’ausilio di altri apparati elettronici, il distributore può effettuare la telegestione dell’utenza. Si tratta dei primi passi verso la realizzazione delle smart grid, che non sono, come spesso si crede, un sistema predefinito di hardware e software da installare tal quale nelle reti di distribuzione, bensì un processo continuo di adeguamento delle prestazioni della rete. E quelli compiuti sono passi già rilevanti “

Si rileva come la vera rivoluzione di cui parla la nota è resa possibile dalla sostituzione dei vecchi contatori dei consumi elettrici con quelli nuovi ma quello che occorre anche notare è la grande analogia esistente tra distribuzione di energia elettrica e quella dell’acqua potabile e la possibilità di risolvere molti problemi degli acquedotti analogamente all’Enel con la digitalizzazione della rete di distribuzione dell’acqua . Anche in questo caso la prima cosa da fare urgentemente è la sostituzione dei contatori la quale, come ha consentito all’Enel di risolvere gravi problemi, darebbe anche al servizio idropotabile grandi possibilità.
E qui ripeto quanto già sollecitato in più occasioni. La sostituzione dei vecchi e sorpassatissimi contatori dell’acqua potabile con strumenti di nuovo tipo che permettano di acquisire automaticamente portate, pressione ed altri elementi istantanei di tutti gli utenti (o solo di alcuni in certi casi) e quindi dell’intera rete di distribuzione d’acqua potabile, porterebbe ad una vantaggiosissima rivoluzione degli acquedotti ad esempio conoscere finalmente le reali caratteristiche delle perdite delle quali ai nostri giorni si sa molto poco, le pressioni effettive di funzionamento ed anche le caratteristiche igieniche dell’acqua consegnata all’utente, in altri termini consentirebbe, analogamente alla rete Enel di digitalizzare razionalmente la rete.
Per quanto riguarda le modalità di trasmissione dei dati al centro basterà far riferimento all’esperienza già maturata dall’Enel che utilizza gli stessi cavi di convogliamento all’utente della corrente elettrica facendoli percorrere contemporaneamente da segnali di opportune caratteristiche che non vi causano alcuna interferenza.