ACQUEDOTTI – LA LISTA DELLE IDIOZIE CONTINUA

Botti
Una cantina che non perde una goccia di vino

 

Che dire di un oste nella cui cantina le botti lascino disperdere per terra la metà del vino contenuto? Si può solo ritenerlo un povero pazzo! Invece i gestori di acquedotti, per oltre il 90% totalmente o parzialmente in mano pubblica, sono composti da persone normalissime, che prosperano in quanto membri autorevoli della società più qualificata, stimati dalle autorità ed in possesso delle motivazioni vere di un dissesto simile, motivazione che li mettono assolutamente al riparo da ogni critica o colpa. Ai miei tempi quando l’acquedotto perdeva più del 20% erano dolori per tutti, oggi è indifferenza assoluta.

Il secondo argomento che vale veramente di trattare è la fatturazione dell’acqua agli utenti basata su una lettura dei contatori semplicemente ridicola ed errata. Infatti prolificano gli appalti a ditte specializzate del lavoro di lettura prontamente preannunciato all’utente tramite un manifesto che lo mette in guardia sulla possibilità che si presentino a casa dei loschi figuri travestiti da letturisti. Però, dice l’avviso, i letturisti sono muniti di cartellino di riconoscimento con il che il gestore ritiene di avere salvaguardato tutti in quanto è fermamente convinto che non sia possibile stampare un cartellino fasullo ! Ma non è questo l’aspetto peggiore, ce ne sono almeno due di molto più gravi. Assai spesso la lettura non viene proprio fatta e l’addebito dell’acqua ha luogo sulla base di letture virtuali da conguagliare in secondo tempo. Ciò significa chiaramente far pagare importi fasulli ed inoltre impedire di scoprire con tempestività eventuali grosse perdite degli impianti idrici interni. La cosa è assurda fin dal principio di base: ma è possibile che in tempo di progresso tecnico come quello attuale non si sia ancora provveduto ad installare contatori a lettura automatica? Assurdo, assurdo, assurdo!

L’assurdità prosegue anche oltre. Esistono ditte che costruiscono le apparecchiature per la lettura automatica dei consumi ma lo fanno in maniera fantomatica: si parte dai vecchi rulli con numeri stampati e che vengono fotografati, poi l’immagine spedita al centro e da questi ricevuta deve essere ritrasformata per ottenere il numero digitale necessario per le ulteriori elaborazioni a computer. Ma ci vuole tanto a capire che occorre un contatore che fin dall’inizio produca segnali digitali? Ed ancora: ma non si è capito che, una volta impostata la trasmissione automatica è opportuno rilevare e trasmettere ulteriori dati relativi all’utenza come ad esempio la pressione di consegna dell’acqua e alcuni parametri inerenti l’igiene?

Attrezzatura perla lettura automatica dei consumi privati non ancora adottata in Italia
Attrezzatura perla lettura automatica dei consumi privati non ancora adottata in Italia

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Contatore multufunzione
Contatore multifunzione per acquedotti