
Sto constatando come, ai quesiti posti su internet in tema acquedotti e dei molti risvolti che essi presentano, venga spesso dato risposta mediante soluzioni che provengono dal sottoscritto e ciò ha luogo tramite pubblicazione diretta delle pagine o note originali da mè composte tempo addietro. Questo mi fa piacere perché trova una ragione l’impegno che ho profuso da molti anni per diffondere l’esperienza da mè fatta sul campo ritenendo un vero peccato che essa, buona o cattiva che sia, andasse totalmente dispersa. Sono convinto che siano molte le persone che, avanti con gli anni, si comportano in questo modo cioè pongano a disposizione di tutti, e senza alcuna mira economica, il proprio bagaglio di conoscenza e di impegno svolto nella risoluzione di problemi soprattutto pratici non essendo ammissibile che sia solo la teoria che deve procedere in avanti.
In questo senso sarei contento qualora tale impegno si completasse con interventi su veri e propri “forum” nei quali i problemi fossero discussi ampiamente e raccogliendo convinzioni le più disparate ma sempre foriere di quel progresso cui facevo accenno.
Il titolo “Forum” nel vocabolario viene così definito: “Nel linguaggio di Internet, gruppo di utenti che s’incontrano in rete per parlare di determinati argomenti, da scegliersi, eventualmente, tra quelli resi disponibili da un apposito ventaglio di sezioni di discussione (dette thread di discussione o, semplicem., thread): partecipare, intervenire a un forum”.
A mia volta mi offro di rispondere a quesiti che mi venissero posti in maniera diretta cioè via e-mail o altro equivalente mezzo internet.