RIQUALIFICAZIONE DI RETI DI DISTRIBUZIONE DI TIPO UNIFICATO A SERVIZIO DI TERRITORI ALTIMETRICAMENTE MOLTO VARIEGATI

Fig. n.1 Planimetria schematica di rete per territorio in pendenza. (cliccare per ingrandire)
Esempio di soluzione specifica di rete in territorio altimetricamente vario (cliccare per ingrandire)

Nell’articolo “GLI ACQUEDOTTI A SERVIZIO DEI TERRITORI AD ANDAMENTO ALTIMETRICO MOLTO VARIEGATO – LE ANOMALIE DI PRESSIONE ED I RIMEDI” visibile cliccando qui, si era descritta una costituzione particolare di rete adatta ai territori di cui all’oggetto. Si trattava chiaramente di una soluzione del tutto particolare dei problemi dettati dalla differenziazione altimetrica del territorio da servire.

Si vuole ora verificare se è possibile raggiungere buoni risultati anche partendo da una rete esistente la quale, come accade frequentemente nella realtà, è costituita da una sola rete unificata e funzionante a pressione iniziale molto elevata essendo indispensabile  per poter alimentare le aree di quota maggiore.

La necessaria riduzione delle pressioni, atta ad alimentare l’utenza con valori regolamentari, ha normalmente luogo dotando ciascun utente di una propria apparecchiatura di regolazione della pressione costituita da una valvola tarabile. E’ chiaro che sussistono degli inconvenienti dovuti in primo luogo alla notevole dissipazione di energia elettrica ed in secondo luogo al fatto che oltre alle condotte di rete anche le diramazioni degli allacciamenti continuano a lavorare a pressione elevata con conseguenti grandi perdite di acqua essendo dimostrato che sono proprio le diramazione di allacciamento ad accusare grandi perdite della rete.

Rete funzionante a gravità
Esempio dli suddivisione ideale tra rete primaria e secondaria, Quest’ultima è collegata alla rete primaria con interposizione di valvola di regolazione. Nel casi qui esaminato la rete primaria è del tipo magliato essendo costituita dalla rete preesistente

La soluzione che viene qui proposta si basa su un concetto di base atto a definire la rete di distribuzione come rete primaria destinata al solo trasporto dell’acqua alle varie zone da servire con la pressione di esercizio allo scopo necessaria. Pertanto in teoria dovrebbero essere staccate dalla rete primaria quasi tutte le diramazioni d’utenza che lavorano ad alta pressione mantenendo soltanto gli allacciamenti delle utenze poste alle quote più elevate le quali, proprio grazie alla loro quota altimetrica, non abbisognano di riduttori di pressione. In seguito, dopo aver individuato zona per zona tutte le aree altimetricamente omogenee anche se poste a notevole dislivello rispetto alle altre, è necessario costruire in ognuna di queste aree omogenee la

Cella contatori d'utenza
Esempio di utenze munite di valvola di regolazione della pressione e di manometro di controllo della pressione residua

propria rete secondaria alla quale riallacciare le utenze questa volta prive di propria apparecchiature di regolazione essendo ogni rete secondaria di distribuzione collegata alla rete principale con interposizione di una apparecchiatura di regolazione che può essere costituita da una valvola automatica oppure da una mini centrale di produzione di energia elettrica. Vedi dettagli cliccando qui . In alcuni casi le condotte della rete preesistente possono entrare anch’esse a far parte della nuova rete secondaria mantenendo in questo caso gli allacciamenti ad esse collegate. Condizione necessarie è che queste porzioni di rete, una volta staccate dalla rete principale e ricollegatevi con interposizione di una valvola di regolazione, abbiano caratteristiche altimetriche omogenee e tali da rientrare normalmente nel sistema di reti secondarie qui proposto.

Si deve far notare come siano disponibili piccoli gruppi turbina-alternatore in grado di lavorare a pressione e portata variabili ed in grado di regolarizzare la pressione dell’acqua in uscita dalla turbina stessa. Chiaramente l’impiego di queste turbine ( altamente consigliabile ) al posto delle valvole di riduzione della pressione comporterebbe il recupero di buona parte dell’energia persa per dissipazione del carico. (Per altri dettagli cliccare qui)

La conclusione di questa nota è duplice in quanto da un lato comporta una spesa notevole dovuta alla necessità di costruire ex novo le reti secondarie di distribuzione di alcune aree del territorio con spostamento delle prese d’utenza dalla tubazione adduttrice ma dall’altro costituisce un modo indispensabile per la diminuzione drastica delle perdite occulte molto elevate nelle reti che, come quelle in argomento, alimentano territori ad altimetria varia. Da rilevare un ulteriore vantaggio dato dalla possibilità di migliorare molto la resa generale della rete primaria tenendola sotto attento controllo con ricerca accurata delle perdite visto e considerato che non ci sono più gli allacciamenti e visto il nuovo ruolo che svolge nella sua qualità appunto di rete primaria.

Preme far rilevare come altre soluzioni del problema qui affrontato siano visibili leggendo l’articolo ” La rete di distribuzione d’acqua potabile …….”

 

Alimentazione territorio con bassura
Alimentazione della parte ribassata del territorio