
Uno dei sogni che mi ha allettato per anni ed anni è il poter disporre di un programma facente parte del sistema di telecontrollo/telecomando che fosse in grado di effettuare, ad intervalli di tempo prefissati, del tutto automaticamente e tramite modello matematico, il calcolo del funzionamento istantaneo della rete di distribuzione e di paragonare il valore dei principali risultati con quello reale dei corrispondenti valori rilevati dagli apparecchi di misura sparsi nella rete. Si tratta ad esempio di verificare la congruità del livello dei serbatoi, le portate delle tubazioni principali ed infine la pressione dei nodi di rete in numero sufficiente per tenere sotto controllo tutta la rete e di emettere segnali di allarme quando i valori stessi presentano anomalie di una certa entità.
Nel libro ebook “ACQUEDOTTI – REALTÀ’ E FUTURO” al capitolo 15.4 “LA VERIFICA AUTOMATICA DELLE RETI” sono riportate in dettaglio delle indicazioni sulle modalità da seguire allo scopo e pertanto si evita di ripeterle in questa sede. Quelli che si vuole far notare sono gli importanti risultati che un dispositivo come quello citato potrebbe dare.
Il primo elemento molto interessante è il poter vedere a schermo la planimetria del territorio con tutte le pressioni delle condotte di rete rispetto al suolo e quindi poter verificare se anche nei momenti di punta tutto il territorio servito è alimentato correttamente. La verifica è resa di più semplice attuazione dalla rappresentazione grafica a video delle curve di livello rispetto al suolo della piezometrica di rete anch’essa redatta automaticamente dal sistema. Quando poi vengono eseguite delle riparazioni lo schema planimetrico indica chiaramente tutta l’area interessata dall’abbassamento o dalla mancanza di pressione e quindi consente di emetter i segnali opportuni. Il ruolo forse più utile è la prevenzione di guasti gravi i quali di solito sono preannunciati da abbassamento progressivo della pressioni dell’area interessata è pertanto possibile agire per tempo e scongiurare molti guai.
A conclusione di questa breve nota aggiungo che sono continuamente in corso studi e tentativi di vario genere di tecnici che tentano di redarre programmi come quello descritto ma che, a quanto risulta al sottoscritto, è un programma a tutt’oggi impossibile da redigere per molte motivazioni la prima delle quali consiste nell’impossibilità di conoscere automaticamente ed in tempo reale la portata effettivamente consumata da ciascun utente onde poter definire la portata uscente dai nodi da imputare in ogni calcolo.

Per arrivare a risultati positivi è necessario innanzitutto che si provveda a sostituire gli antiquati contatori degli utenti con apparecchiature moderne e digitali in grado di misurare e trasmettere le portate al centro.
Altri problemi riguardano la conoscenza del coefficiente di scabrezza proprio dei vari tipo di tubazione della rete e riguardano anche la determinazione delle perdite occulte di rete nonché della loro ubicazione.
Visto che si tratta di una iniziativa volta ad ottenere risultati straordinari nella gestione degli acquedotti non ho dubbio che si arriverà quanto prima a grandi risultati preceduti sicuramente dalla citata sostituzione dei contatori privati cui si dovrà ricorrere anche per motivi che esulano dalle verifiche descritte come sono ad esempio le modalità oggi seguite per la lettura che avviene ancora tramite letturisti che girano di casa in casa.