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GraficoLetture
Grafico delle letture relative ai primi dieci mesi dell’anno 2015

Il grafico mette in evidenza l’andamento delle letture del sito tuttoacquedotti durante i primi dieci mesi dell’anno 2015 e  porta a conclusioni di un certo interesse.

Quelli che vorrei qui menzionare sono soltanto tre punti che figurano ai primi posti per delle ragioni precise e ben rilevate dai lettori.

Si nota subito la prima colonna : oltre mille letture per gli impianti di sollevamento. Non posso che convenire. Le caratteristiche tecniche, le innovazioni, le regole di esercizio, l’economia degli impianti di sollevamento assumono una parte preminente in tema di acquedotti. Leggendo i vari capitoli del sito si nota chiaramente e ripetutamente come dalla tipologia costruttiva e di gestione di tale struttura dipenda non solo l’economia di un acquedotto ma senza dubbio la sua costituzione, il rispetto dell’ambiente e il soddisfacimento dell’utenza. Basterà riflettere sulle molte innovazioni che lo hanno riguardato negli anni recenti e prima fra tutte il comparire delle pompe a velocità variabile atte a rivoluzionare da sole l’assetto ed il funzionamento  degli acquedotti. A tale riguardo nel sito di sono ripetutamente illustrate molte soluzioni frutto di pratica di gestione  e tra tutte importanti a mio avviso il pompaggio con immissione diretta in rete a pressione regolata ed inoltre la necessità di creare “acquedotti figli del telecontrollo” la cui parte preminente nasce dagli impianti di pompaggio

Il secondo punto è relativo ai colpi d’ariete. Evidentemente c’è molta preoccupazione per questo fenomeno che è la probabile causa di gravi inconvenienti come i guasti di condotta e delle attrezzature elettromeccaniche e quindi delle perdite occulte che costituiscono senza dubbio il primo problema attuale dei gestori. Anche in questo campo, nel sito, si sono proposte numerose regole pratiche. Vorrei, a solo titolo di curiosità, citarne una che passa quasi inosservata ma che svolge, con poca spesa, una funzione importante ed è la valvola di ritegno da mettere in opera subito a valle della pompa la quale, se è del tipo a membrana elastica, svolge una grande azione di attenuazione del colpi d’ariete più frequenti e cioè quelli che si formano all’arresto della pompa.

Il terzo punto è, finalmente, la rete di distribuzione cui io assegno il primato assoluto non solo per l’importanza che riveste ma per i mille aspetti che la interessano e per la cui trattazione occorrerebbero interi volumi. Anche qui mi soffermo su un solo particolare di secondo piano ma sicuro indice di una mentalità che non va bene: la distrettualizzazione tanto decantata da molti studiosi e perfino imposta dalla legge. A mio avviso quando per risolvere il problema della mancata conoscenza di una rete si ricorre a metodi che ne distruggono le principali doti, si dà chiara dimostrazione di totale insufficienza imprenditoriale e tecnica. Questo concetto sarà meglio spiegato chiarendo come la migliore e più vantaggiosa caratteristica delle reti di distribuzione degli acquedotti sia senza dubbio la presenza di un magliaggio molto esteso e molto interconnesso. Ora il dover, per la suddivisione della rete in tanti distretti, distruggere questa feconda interconnessione al solo scopo di riuscire a conoscere il funzionamento della rete e per riuscire a regolarne la pressione, significa di non essere in possesso della vera cultura degli acquedotti in base alla quale queste due azioni, grazie alla moderna tecnica, devono essere svolte tramite avanzate metodologie  digitali ma assolutamente senza intaccare la costituzione della rete.

Ci sarebbero molte osservazioni da fare anche sugli altri punti del grafico. A mè premeva far rilevare soltanto come i miei lettori abbiano colto nel segno i tre punti fondamentali di cui ho fatto il breve cenno.