
Nell’articolo “opere pubbliche scadenti per inadeguatezza di tracciamento” avevo stigmatizzato un’abitudine inveterata di non curare il tracciamento che è necessario per le opere pubbliche ed in maniera particolare per quelle nastriformi come ad esempio le strade, i binari,i marciapiedi i canali ec, i quali dovrebbero avere un andamento planimetrico ed altimetrico conforme alle buone norme costruttive. Ad esempio una cordonata che delimita un marciapiede o una qualunque altra struttura edilizia dovrebbe seguire norme precise ed in particolare esser costituiti da insieme di rettifili raccordati ai vertici da archi di cerchio aventi la caratteristica di essere tangenti ai rettifili stessi e costituire in maniera precisa l’arco di cerchio stesso. Al contrario si verifica spesso che tali opere hanno un tracciato casuale con rettifili che non sono nemmeno parenti delle linee rette e con i raccordi ai vertici che sono costituiti da strane curve irregolari non essendo state precedute da alcun tracciato geometrico ma invece messe in opera a casaccio oppure con un andamento stimato a vista finendo per dare aspetto estetico veramente precario alle città o comunque al paesaggio .

E’ da aggiungere che l’aver omesso un accurato tracciamento preventivo delle opere significa aver trasgredito ad un impegno tassativo del capitolato d’appalto della impresa assuntrice dei lavori mentre la direzione lavori manca totalmente in uno dei suoi compiti che è quello di controllare preventivamente in cantiere il tracciamento delle opere. Occorre allo stesso tempo indicare come il porre in opera una cordonata secondo un preciso tracciato preventivo non richiede alcuna maggior spesa anzi dovrebbe accelerare il lavoro dell’impresa stessa data la semplificazione di lavoro che è propria di un tale modo di operare –
Per dare un esempio si cita un lavoro di esecuzione delle opere stradali di un vasto cantiere di Mestre, Via Calabria, dove saranno tra breve costruiti imponenti edifici pubblici e privati e dove non si sta ponendo alcuna cura nel senso indicato. Lo si può vedere dalla foto allegata dove si notano le cordonate che delimitano i marciapiedi e che sono veramente costruite, come si usa dire, “ad occhio” e cioè senza alcuna determinazione geometrica dei rettifili, dgli archi di raccordo e dei punti di tangenza.
Ad avviso di chi scrive, questo modo di operare costituisce uno sperpero del pubblico denaro che, al contrario, dovrebbe essere condotto con la massima attenzione al fine di costruire opere funzionali ed esteticamente belle.