
La sostituzione degli obsoleti contatori d’utenza degli acquedotti, da tempo ritenuta un’operazione indispensabile, è partita e prosegue celermente ad opera dei maggiori acquedotti italiani ben consci della grande funzionalità che rappresentano i nuovi sistemi di fatturazione dei consumi. Eliminata totalmente la lettura manuale dei contatori fatta da letturisti in giro casa in casa, essa potrà tra breve svolgersi del tutto automaticamente, con la massima precisione, velocità e con minori costi.
L’intervento in corso non può essere che apprezzato auspicando si estenda velocemente a tutti i servizi potabili piccoli e grandi però sono d’obbligo delle osservazioni.
Fin dall’anno 2003 chi scrive aveva previsto la necessità di sostituire i contatori spiegando quali vantaggi si potessero ottenere non solo rispetto alla determinazione e fatturazione dei consumi trimestrali degli utenti quanto piuttosto per i notevolissimi risultati che vi potevano derivare agendo accortamente. Spiegavo come l’unico dato noto sul consumo reale degli utenti degli acquedotti sia attualmente limitato al consumo di un lungo periodo senza alcuna conoscenza del loro andamento nel tempo e quindi conducendo a decisioni errate riguardo a molti punti importanti prime tra tutti le perdite occulte variabilissime nel corso delle varie giornate e delle 24 ore della giornata.

Per risolvere questo problema eminenti studiosi hanno creato procedure complesse mediante le quali si riesce a determinare gli elementi mancanti ma ottenendo dati che sono affetti da una grande ed inevitabile approssimazione. Risulta evidente che dover effettuare studi e ricerche complesse per avere un risultato che si può solo avvicinare approssimativamente al dato effettivo quando questo si potrebbe ottenere semplicemente leggendolo sui contatori d’utenza, fa apparire evidente che la strada da seguire sia quella intrapresa ma con determinanti varianti Se si esamina nei dettagli la citata grande operazione di sostituzione di tutti i contatori che è in corso di svolgimento risulta assolutamente illogico non cogliere questa occasione per dotare i nuovi contatori di qualche ulteriore e preziosa funzione superando il confine della mera loro utilizzazione di lettura e trasmissione automatica dei consumi totali in lunghi periodi ma invece trasformandoli in apparecchi multifunzione come ad esempio nella misura della pressione di consegna, della qualità dell’acqua ecc. che del resto avevo indicato nei miei precedenti articoli.
In questa fase, di fronte al fatto realistico che è già iniziata la posa in opera di nuovi contatori già dotati di nuove interessanti caratteristiche tra cui la lettura e trasmissione automatica dei consumi ad intervalli brevi di tempo, risultterrebbe necessario abbandonare la lettura accessoria delle pressioni di consegna all’utenza dell’acqua tramite veri contatori multifunzione, lettura cui si potrà alternativamente arrivare mediante altro sistema automatico, sarebbe sufficiente soltanto una opportuna organizzazione di esercizio basata sui due seguenti punti.
1) Attribuire ogni utente al nodo dello schema della rete più vicino
2) Organizzare la metodologia di lettura dei nuovi contatori in modo da sceglier un breve periodo, ad esempio di dieci minuti, nel quale il sistema di telecontrollo centralizzato potesse disporre delle letture contemporanee di tutte le utenze e relative all’inizio ed alla fine del periodo di 10 minuto stesso ed in sostanza conoscere i consumi nodo per nodo da introdurre nei calcoli.

Sussiste un aspetto che chi scrive considera inquietante ed è dovuto non già alla efficienza dei nuovi contatori già in produzione e che si dimostrano atti pienamente allo scopo, ma al fatto che né i fornitori dei contatori stessi né le società di gestione, che hanno iniziato ad adottarli con la logica previsione che entro breve tempo tutti gli apparecchi di misura di vecchio tipo saranno sostituiti, hanno mai ventilato la grande e particolare occasione che si presenta al giorno d’oggi. Infatti il poter conoscere automaticamente, come detto, le portate istantanee reali degli utenti e quindi le portare da attribuire a ciascun nodo della rete nei calcoli di verifica tramite modello matematico, renderebbe fattibile una vera rivoluzione non solo nelle modalità di calcolo del funzionamento delle reti le quali potrebberoo finalmente basarsi su elementi fondamentali ma soprattutto una rivoluzione nella costituzione di reti acquedottistiche di cui finalmente sarebbe possibile conoscere il funzionamento effettivo.
Termino questa breve nota con una constatazione. Nel campo degli acquedotti, da anni ed anni si conoscono procedure moderne ed interventi oculati che avrebbero aiutato da tempo a superare certe gravi mancanze in fatto di inutile dispersione di acqua e di energia elettrica e nel grado di soddisfacimento dell’utenza. Esse rimangono sottoutilizzate per diverse cause non ultime la mancanza di fondi e soprattutto di idee. Ma di fronte ad un provvedimento minimale come quello di aggiungere una sola funzione a contatori già di tipo digitale e già provvisti di sistema di trasmissione a distanza dei dati, si giunge a conclusioni deludenti come deludenti ed estremamente dannosi sono gli errori, più volte segnalati in questo sito, che hanno contribuito a conservare nella costituzione e nella gestione degli acquedotti i ben noti e obsoleti principi le cui deleterie conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, valga a questo proposito ricordare l’enorme volume d’acqua che viene disperso dagli acquedotti italiani e che tende ad aumentare di anno in anno.