LA RAZIONALIZZAZIONE DELLE FOGNATURE DI MESTRE (ARTICOLO DI ALTRATECNICA)

 

L’attenta osservazione delle vicende relative al sistema di sgrondo delle acque piovane e di quelle reflue di Mestre e Marghera presenta un assieme razionale ed allo stesso tempo caotico ed anomalo.

Esistono piani ufficiali di  interventi di grande rilievo  volti a risolvere in maniera ottimale tutti gli intricati problemi.

pianointegratofusina
Planimetria generale delle opere comprese nel PIF (Piano integrato Fusina) Clicca per ingrandire

 Riguardano in primis il PIF ( Progetto Integrato Fusina ) dal quale deriverà un notevole miglioramento nel recapito finale delle acque a Fusina differenziando i reflui civili da quelli derivati dai processi industriali e prevedendo di riutilizzare le acque in uscita dagli impianti di depurazione fognaria (che saranno duplici in conseguenza delle due tipologie di acque da depurare) allo scopo di alimentare le industrie di Marghera tramite una nuova rete di distribuzione di acqua ad uso industriale. L’importanza di questo provvedimento è data dal conferire piena disponibilità di tutta l’acqua che, partendo dalla presa sul fiume Sile a Quarto d’Altino, arriva a Ca’ Solaro, allo scopo di alimentare la grande rete idropotabile regionale ( MOSAV = Modello Strutturale degli Acquedotti Veneti) e quindi potendo immettervi la notevole portata che in origine era invece riservata alle industrie di Marghera essendo allora  distribuita tramite l’acquedotto industriale.
Altri interventi in programma concernono  il cambiamento epocale della fognatura di Mestre la quale piano piano dovrà passare da tipo misto a tipo separativo prevedendo una doppia rete per acque bianche nere. Il processo è già iniziato con l’esecuzione di una nuova fognatura di tipo separativo che interesserà la zona di Viale San Marco in centro a Mestre

MarginamentoPalancolata
Particolare dei marginamenti delle macro isole di Marghera

Al tempo stesso una vera rivoluzione nelle acque in arrivo a Fusina riguarda le grandi portate che perverranno dal drenaggio dei marginamenti delle macro isole di Porto Marghera . Allo stesso modo non è da dimenticare che la chiusura del retromarginamento di Porto Marghera costituirà una lunga barriera continua che provocherà un pericolosissimo rialzo della falda freatica di Mestre, rialzamento cui si dovrà ovviare con la raccolta e collettamento nei canali di bonifica di tali acque di falda freatica.

Infine da rilevare la dismissione dell’impianto di depurazione fognaria di Campalto ed il completamento delle già iniziate opere al collegamento idraulico tra Campalto zona depuratore e Fusina con cui sarà possibile trasferire a Fusina stessa  tutte le acque reflue della parte est di Mestre che ora vi giungono tramite la rete fognaria.

Come si vede le decisioni ufficiali comprendono una serie di interventi fognari di valenza sia economica che tecnica notevolissima e senza dubbio molto vantaggiosa per il futuro dello sgrondo e depurazione delle acque di Mestre mentre altre, come l’eliminazione del rialzo della falda freatica di mestrina, non figurano in nessuno degli interventi già previsti ma si renderanno assolutamente necessari. ,

Quello che preoccupa è la realizzazione pratica di tali impotenti opere soprattutto a causa della loro mancata organizzazione globale.  Ci si chiede come sia possibile realizzare tale complesso di grandi opere senza che esista una progettazione dell’insieme di tutti gli  interventi che  sono tra di loro intimamente collegati ed interdipendenti e quindi devono formare l’oggetto di una progettazione generale unica che li comprenda tutti. Ovviamente qualunque opera fognaria o di sgrondo acque bianche o reflue da realizzare dovrà essere conforme a tale progetto generale pena venir a costituire, come avvenuto finora Mestre, un’accozzaglia di manufatti a sé stanti e che funzionano malissimo.

ImpiantoCampalto
L’impianto di depurazione di Campalto che sarà dismesso. Le sue acque verranno trasferite all’impianto di Fusina posto alla estremità opposta di Mestre per esservi trattate. E’ come dire: le acque portiamole a spasso. Prima all’estremità est di Mestre poi le mandiamo tutte a ovest, tanto non costa nulla!

Se poi si esamina lo stato reale delle cose si constatano le seguenti gravi anormalità.

La società alla quale era stata affidata la realizzazione del PIF  non ha ancora eseguito interamente le opere a lei affidate; si stanno completando i marginamenti della zona industriale di Marghera ma nessuno sa in dettaglio come smaltirne le acque della falda posta all’interno delle macro isole così come non si sa come sarà risolto il grave problema dell’aumento di livello che subirà la falda freatica di tutta Mestre quando i marginamenti delle macro isole saranno completati. Dall’altra parte Veritas continua a realizzare importanti lotti di fognatura senza curarsi per nulla dei grandi cambiamenti in atto. Notevoli difficoltà si riscontreranno nella trasformazione mista/separativa della rete fognaria di Mestre non essendone fissata alcuna modalità esecutiva anzi essendo stati solo realizzati alcuni campioni senza prevederne la futura strategia globale di attuazione. Nel frattempo grandi volumi d’acqua reflue non depurata  e quindi dannosissima vengono scaricati nei recettori finali e quindi in laguna direttamente oppure tramite gli scaricatori di piena della fognatura. Infine in  tutto ciò che riguarda la dismissione dell’impianto di depurazione di Campalto, pur trattandosi di una decisione definitiva  e razionale, ci si comporta come se l’impianto continuasse ad esistere indefinitamente nel mentre il trasferimento delle sue acque reflue a Fusina e quindi molto lontano, forse non rappresenta la migliore scelta nè dal punto di vista economico nè da quello funzionale.

Fognatuta CampaltpFusinaSi capisce come il traguardo da raggiungere sia lontanissimo e la soluzione definitiva sia praticamente irraggiungibile.

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