IL RUBINETTO CHE RISPARMIA IL 98% DELL’ACQUA

Uno dei più diffusi quotidiani italiani ha pubblicato un articolo che elogiava l’uso del rubinetto di cui alla figura allegata il quale, a detta del cronista, sarebbe in grado di far risparmiare un’altissima percentuale dell’acqua erogata giungendo alla logica conclusione del doppio vantaggio di far economizzare il cittadino nelle spese ed a procurare all’ambiente una rilevante diminuzione dell’acqua prelevata e necessaria per l’alimentazione degli acquedotti .

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Un rubinetto con il diffusore-riduttore

Al riguardo farei alcune osservazioni riguardanti l’abitudine di enfatizzare argomenti che nella sostanza hanno scarsa efficacia per il raggiungimento degli obbiettivi auspicati mentre vengono completamente ignorati altri fattori che in tal senso avrebbero risvolti mille volte più determinanti.

In realtà i vantaggi reali sono del tutto irrisori. Prima di tutto il 98% di risparmio idrico enfatizzato nell’articolo si riferisce solo all’acqua prelevata nei pochi rubinetti che saranno obiettivamente dotati del riduttore descritto nel mentre i consumi principali d’acqua potabile sono dovuti a tutt’altre strutture idriche come sono ad esempio gli apparecchi igienici, le lavatrici, i macchinari dell’industria o dell’artigianato che usano acqua potabile e nei quali non è possibile applicare il riduttore. In secondo luogo non si vuol capire che, anche nell’ipotesi assurda che il riduttore riuscisse a dare risparmi rilevanti nel prelevo dell’utenza, contemporaneamente si realizzerebbe un aumento delle perdite occulte degli acquedotti colabrodo causato dall’aumento di pressione che il mancato consumo provocherebbe nella rete dell’acquedotto, perdite che finirebbero per annullare in gran parte il risparmio ottenuto dai rubinetti.

I giornali compirebbero un azione veramente meritevole se invece di divulgare palliativi come quello in argomento si dilungassero in argomenti sui quali invece si soffermano molto raramente.

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La lettura dei contatori d’acqua dell’utente

Per esempio dovrebbe essere enfatizzata la sostituzione dei contatori di misura del consumo degli utenti. Nelle nostre case sono installati apparecchi di tipo rudimentale, che oltre a non misurare con precisione i consumi reali, non consentono di avere la conoscenza vera del funzionamento dell’acquedotto cosa che si realizzerebbe qualora venissero sostituiti con apparecchi moderni in grado di rilevare e trasmettere automaticamente non solo i consumi trimestrali ma invece le portate prelevate e le pressioni di consegna dell’acqua dando modo di conoscere il funzionamento reale dell’acquedotto e le perdite effettive di rete. Si verrebbe finalmente a conoscenza di fenomeni importanti come il prendere coscienza che che le perdite avvengono soprattutto di notte quando gli utenti non consumano e quindi la pressione nelle condotte stradali aumenta a dismisura.

Il ragionamento che segue porta alla seconda constatazione che riguarda l’importanza rivestita dalla pressione di esercizio delle condotte d’acquedotto e di conseguenza la necessità di effettuarne una intelligente regolazione.

Ecco questi sono, ma ce ne sarebbero molti altri, gli argomenti che i giornali dovrebbero riportare perché da essi dipende effettivamente il settore acqua potabile molto importante ma destinato i ad entrare inevitabilmente in una profonda crisi.

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Grafico giornaliero delle pressioni e delle portate di un acquedotto
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