Si parla tanto di imminente crisi generale degli acquedotti ma si trascurano gli elementi essenziali per evitarla. Uno di quelli che potrebbe contribuire in maniera determinante ad allontanare la crisi è un intervento assolutamente necessario anche per l’economia di gestione dei sistemi acquedottistici ed è la sostituzione dei contatori d’utenza.

Le motivazioni tecnico-economiche di tale operazione sono state più volte descritte in questo sito e per approfondire l’argomento sarà sufficiente che il lettore ne faccia ricerca in calce di questo articolo digitando semplicemente la parola contatori.
Dove mi voglio dilungare in questa sede è sul controsenso rappresentato da un’operazione che presenta tutti gli aspetti positivi per essere eseguita nel più breve tempo ed invece nella realtà non si profila ancora alcun indizio che ne possa preludere l’attuazione.
Personalmente mi sono impegnato divulgare molti degli aspetti intuibili molto facilmente ma è su quelli particolari che vorrei qui soffermarmi
Il mancato intervento degli studiosi di tecnica acquedottistica, i quali per risolvere molti problemi tecnici degli acquedotti, sono costretti a ricorrere ad elaboratissime soluzioni con impiego di procedure matematiche molto complesse e dovute alla mancata conoscenza delle portate istantanee effettivamente consumate dagli utenti e da utilizzare come base per le estrapolazioni di progetto
Oltre al mancato intervento degli studiosi quello che mi impressiona è la tendenza dei costruttori di contatori i quali non riescono a rendersi conto che il lancio di contatori multifunzione, oltre che costituire un sicuro e notevole incremento della loro attività, metterebbe il primo costruttore in una sicura posizione di privilegio vista l’importanza di cui ho detto.
La stessa cosa può dirsi nei riguardi dei gestori degli acquedotti i quali non riescono a capire quale vantaggio deriverebbe ai lavori di sistemazione degli acquedotti, alla lettura ed alla fatturazione dei consumi ed infine alle progettazioni di opere di ampliamento o sistemazione degli acquedotti il cui costo alla fin fine va a gravare su di loro ogni qual volta hanno bisogno di interpellare gli stessi studiosi per risolvere i numerosi problemi del servizio idropotabile italiano.

Esiste un ulteriore pericolo ed è la possibilità che i nuovi contatori che inevitabilmente appariranno entro breve tempo siano limitati alla sola funzione di definire i consumi da fatturare e che tale determinazione segua le stesse orme dei contatori esistenti. Al contrario, come ho ampiamente dimostrato in precedenti articoli, la sostituzione di tutti i contatori deve essere un’occasione d non perdere per compiere un’azione studiata in dettagli, di munire l’intera rete acquedottistica di strumenti multifunzione atti a svolgere molteplici azioni oltre alla mera lettura dei consumi di un lungo periodo corrispondente a quello della fatturazione dell’acqua consumata. E’ da rilevare in particolare la possibilità di leggere le portate istantanee e contemporanee di tutti gli utenti che costituirebbe un elemento fondamentale per tutti i calcoli di verifica della rete .

Mi sento in dovere di far rilevare come l’abitudine prima indicata e che langue nel trascurare gli elementi di base per fermarsi alla risoluzione dei problemi contingenti si riferisce alla gran parte delle attività importanti della moderna società procurando danni economici, di difettoso servizio e soprattutto provocando addirittura il decesso di cittadini che non hanno alcuna colpa da scontare. Alcune tragiche dimostrazioni risiedono ad esempio nella mancata sistemazione idraulica dei nostri territori dove gli interventi preventivi di sistemazioni delle gravi e ben note carenze vengono sostituiti da lavori improvvisati ed eseguiti soltanto dopo che le tragedie si sono verificate e dovendo sostenere spese ben maggiori di quelle di sistemazione reale di cui parlavo e soprattutto subendo la tragedia della morte di inermi cittadini
Esempi molto significativi sono quelli della mancata sistemazione delle reti di acquedotti italiani dove dilagano interventi che non solo sono rivolti soltanto alla risoluzione delle emergenze ma producono il grave risultato di perpetuare nel tempo dei gravi difetti di base della costituzione obsoleta degli acquedotti. Un caso veramente eclatante è quello della distrettualizzazione che dilaga ogni anno maggiormente ed i cui concetti possono essere così riepilogati. Considerato che il funzionamento reale degli acquedotti italiani è quasi totalmente sconosciuto mentre invece risulta l’elemento essenziale per capire a fondo i difetti e poter intervenire efficacemente nei rimedi, con la distrettualizzazione si suddividono i grandi acquedotti in tante piccole reti ognuna delle quali è munita di una sola alimentazione in modo da poter finalmente entrare in possesso degli elementi ignoti e poter provvedere alla regolazione di funzionamento. Nel mentre risulta chiaro che il frazionamento dalle reti in tante piccole parti è di per sé un danno enorme non si riesce a capire che la sostituzione dei contatori di utenza, tra gli altri vantaggi, ovvierebbe a questo inconveniente consentendo di cessare in quella saniosa mutilazione delle reti acquedo9ttistche italiane.
La conclusione di questa nota è chiara: sollecitare che tutti i responsabili del servizio idropotabile si prestino alacremente per attuale quella opera da ritenersi utile ed essenziale che è la sostituzione intelligente dei contatori di utenza degli acquedotti.